Come nasce questo paradigma che risponde al processo industriale? L'industria nasce a partire dalla fine del XVIII secolo, quindi circa 130 anni prima del Bauhaus. Ci sono stati vari interventi, anche nel campo dell'arte, prima del Bahuaus che abbiano cercato di rispondere ad una nuova estetica che potesse calzare ad una società industriale. Nel libro di Antonino Saggio, "Architettura e Modernità: dal Bauhaus alla rivoluzione informatica", Carocci, 2010, assume un ruolo cardine il Bauhaus, perchè ci interessa il cambio di paradigma e non tanto a livello temporale. Per comprendere e fissare più chiaramente il cambiamento epocale di paradigma ci serviamo di un grafico in cui metteremo a confronto le 3 Epoche, analizzandole attraverso 7 categorie.
Tabella di analisi dei 3 paradigmi |
Bramante, Tempietto San Pietro in Montorio, Roma, 1500 |
Rinascimento: la parola chiave è celebrativa/rappresentativa di istituzioni religiose o signorili.
Industriale: sicuramente non è celebrativa, quindi per questo si differenzia dal precedente modello Rinascimentale. E' diventata, sull'idea di William Morris, una pratica onnicomprensiva, ma non solo fisica, ma anche per quel che riguarda il tema sociale. Prima solo il potere veniva rappresentato, mentre ora si estende a tutte le classi sociali. Il fulcro di tutto il discorso di ricerca è il grande tema della "casa minima" (ndr. Existenzeminimum), la casa operaia. Cambio di paradigma pazzesco. Rappresenta più salti logici alla stesso tempo. Innanzitutto ha nel suo DNA costitutivo il tentativo di mettere insieme un'idea di produzione industriale (Scuola di Arte e Mestieri) con un'anima rivolta alla ricerca espressiva e estetica (Accademia): TECNICA + ESTETICA.
Manifesto Bauhaus |
IDEA DI CITTA'
Palmanova, Friuli Venezia Giulia, 1593 |
Rinascimento: è chiusa, perchè la città si dà come porzione specializzata rispetto alla vastità del territorio agricolo e le mura rappresentano il confine della città all'interno del quale sono garantiti i servizi, primo fra tutti la difesa.
Le Corbusier, Blocchi à redent, 1931 |
Sangallo, Palazzo Farnese, 1541 |
VISIONE
Rinascimentale: spesso è un aspetto cui si dà poca importanza, ma è molto importante. Com'è costruita tutta la visione Rinascimentale? E' figurativa, è riconoscibile. Ad esempio prendendo la "Venere del Botticelli", la donna è donna, la conchiglia si capisce che è una conchiglia.
Industriale: E' astratta. I vari Cezanne, Picasso, Mondrian, Malevich, la loro visione non era più figurativa, è del tutto diversa. E' un cambiamento epocale. Ma ovviamente questo cambiamento non riguarda solo la pittura, ma è trasversale e comprende tutte le arti, comprese la musica, scultura, letteratura e l'architettura.
Cosa vuol dire che sono riconoscibili nel Rinascimento? Che le parti sono nominabili. Un tetto è un tetto e lo riconosco. Un camino è un camino ed ha la forma tradizionale. Così come una finestra, un portone, una colonna, una trabeazione, ecc...
Rietveld, Casa Schroeder, Utrecht, 1924 |
Peruzzi, Villa Chigi alla Lungara, Roma, 1512 |
Rinascimento: Una regola era la continuità, a partire dal sottosuolo fino alla copertura, con tutti i piani intermedi, avevano l'obbligo di avere la parte portante in corrispondenza con quella dei piani adiacenti, ovviamente per esigenze di tipo tecnico legate al materiale da costruzione, la pietra, che permetteva solo questo tipo di possibilità.
Le Corbusier, Villa Savoye, Parigi, 1931 |
Bramante, San Pietro, da Serlio, 1506 |
METODO
Rinascimento: Esistevano mentalmente dei "contenitori", tipi edilizi, preconfezionati, in cui venivano calate dall'alto le funzioni, ma con cambiamenti tipologici lentissimi. Schemi geometrici, distributivi, organizzativi come la "tipologia a palazzo", o le "chiese a 3 navate", subiscono piccole variazioni sul tema.
Gropius, Bauhaus, Dessau, 1925 |
Bramante, Cortile del Belvedere, Roma, 1504 |
Intendendo per espressione un concetto più ampio di quello di visione. E' un passaggio mentale e fisico diverso.
Rinascimento: Visione unitaria, abbracciata dallo sguardo, sintetica con insieme coerente. Lo strumento è la visione prospettica, che funziona bene per sistemi modulari, sintetici, mentre poco funziona per organizzare una caverna.
Van Doesburg, Composition XI, 1918 |
Possiamo perciò notare coerenze trasversali tra le varie categorie. Ma l'ultima categoria è la più importante.
CATALIZZATORE
Gropius, Bauhaus, Dessau, 1925 |
Gropius, Bauhaus, Dessau, 1925 |
La trasparenza.
E' l'elemento catalizzatore che attraversa tutti questi elementi dandole anche espressione, e che attraversa tute quante le categorie:
- astratta per definizione;
- ha un'idea del mondo di spazialità oggettiva, costruita nelle cose e non nella rappresentazione;
nuovi valori fondamentali, come l'igiene (luce, aria, ecc...);
- richiama non un mondo chiuso, gerarchico, del potere, ma richiama l'onnicomprensivo.
Rinascimento: Il catalizzatore è la prospettiva.
Nessun commento:
Posta un commento